sabato 21 novembre 2009

Okay, nessuno si è fatto vivo, ma se qualcuno ha letto forse mi ha sgamato.
Non sono io la protagonista della storia.
Sono la sua amica.
Quella che raccoglie quotidianamente il racconto della sua sofferenza.
Per questo ho potuto fare commenti così franchi sull’aspetto dei protagonisti.
Lui è brutto, l’ho visto io, in una foto che le ha inviato questa estate sul telefonino.
Lei a guardarmi con quegli occhioni scuri e io che avrei vomitato sul quel faccione orribile.
La moglie è bruttina, me l’ha raccontato lei e non ho motivo di dubitare della sua parola, è come me un’inguaribile romantica portata a vedere del buono in tutti. Credo le abbia fatto anche un po’ pena, nel suo essere bruttina e meschina.
Che la mia amica sia irresistibile me lo dicono gli occhi e i corteggiatori che ancora le volteggiano intorno a quarantasette anni. Ebbene si, questa è l’età. E quarantasei ne ho io.
Ma come, le ho anche chiesto, sono anni che respingi con decisione gli assalti di uomini, ferma e forte in questa tua cattobigottaggine, e poi sei finita con uno del genere?
Lei risponde che lo ama. Già, i particolari riguardo a quanto faccia schifo lui, lei non li avrebbe mai detti, soffrendo come un cane insiste con tono sognante a parlare del grande amore che li unisce. Li descrivo io, e non sono una vecchia zitella frustrata. Se la mia amica è stata ed è irresistibile, io sono stata addirittura bellissima, ho camminato con passo di danza sulla testa degli uomini.
Lei adesso si è spenta, rideva sempre e non ride più.
Sapete che le ha detto lui ieri?
Come siete stupide voi donne, credete a tutto quello che vi dicono, basta raccontarvi che sembrate più giovani o interessarsi ai vostri discorsi, e subito ci cascate.
Lei ascoltava e voleva morire, così mi ha detto.
Ha fatto finta di niente e ha ripensato a ciò che le ha sempre detto lui. Poi ha pianto tutta la notte, in silenzio per non farsi sentire dal marito. E oggi è tutto il giorno che viaggia con quel cellulare, sperando che lui le mandi l’sms con scritto “Puoi?” che vuol dire che lei può chiamare. Perché, ovviamente, chiama lei.
Ma l’sms non arriva. Ripeto, probabilmente questa mattina lui ha imbarcato su quella brutta macchina l’allegra famigliola, la moglie bruttina, i figli piccoli, e tutti insieme appassionatamente sono andati a Viareggio in gita, per accompagnarlo dal barbiere.
Tutti insieme appassionatamente, lo capisci o no?
Lo capisci che lui ha te, Belen quarantenne, ma tiene alla racchietta che benché più giovane è più stagionata di te?
Hai ventotto giorni, liberati di lui, non ti ama. Smetti di credere a un sentimento che non esiste, se ti amasse avrebbe bisogno di sentirti sempre, si nasconderebbe sotto la macchina per poterti chiamare e udire la tua voce, proverebbe fastidio con lei accanto, non le girerebbe le tue barzellette come ha fatto qualche giorno fa, lo capisci?
Svegliati amica, sei ancora bella e giovane, non è lui che ti sta traghettando verso l’immortalità, è il contrario, lui ti farà vecchia e tu appassirai nell’illusione di questo amore.
Ti sta sfruttando, sfrutta la tua bella casa, le tue conoscenze, la tua bellezza, per sentirsi gratificato e riequilibrare il rapporto con sua moglie, dove era fino a ieri lo zerbino. Gli servi per sentirsi forte.
Chi mi aiuterà in questi ventotto giorni a farglielo capire?

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