sabato 21 novembre 2009

Vogliamo parlare adesso di quello che sta succedendo nella sua vita?
La scema era appena arrivata a New York quando gli ha mandato il famoso sms di luglio.
D’altra parte lui le aveva raccontato di non poterla cercare mentre era con la moglie, invece l’aveva chiamata, una due tre volte.
Lei si era stupita.
In pieno jet lag gli ha risposto quel che vi ho scritto nel primo post.
Solo che in Italia erano le quattro del mattino.
E la bruttina stagionata (così ha raccontato lui) ha aperto l’sms, e poi ha controllato le chiamate e poi l’ha svegliato e gli ha chiesto chi era.
Che avreste fatto, voi?
Io avrei detto che era un amico. Di fronte a un testo così innocuo, voglio dire.
Lui no, lui dice di avere una relazione. E la moglie NON FA NIENTE. E nonostante lei non faccia niente, LUI SCOMPARE.
Ma voi ci credete? Io non ci ho creduto affatto.
Secondo me lui voleva liberarsi di lei e ha cavalcato il fatto contingente. Nessuno ha letto niente e nessuno ha confessato niente. Tutto inventato a uso e consumo dell’amante, quale migliore occasione per togliersela dai piedi dandole anche la colpa? Poi ci ha ripensato e si è detto, ma se perdo la scema a me chi mi gratifica più? E quando è tornato l’ha richiamata. Cambiando però le variabili della relazione, lei adesso assoggettata a lui perché è quella che ha sbagliato, quella che adesso non può più chiedere niente perché con il suo errore gli ha legato le mani.
Però in quel giorno di luglio le ha raccontato che la moglie voleva buttarlo fuori di casa.
E lei, povero cuore, che fa?
Telefona disperata in Italia e confessa alla sua famiglia, madre fratello e sorella, di avere un amante, di averlo messo nei guai, che bisogna aiutarlo, e giù pianti disperati che hanno commosso tutti; voglio dire, tutti in quel momento hanno creduto alla storia del grande amore, e allora via alla solidarietà, la sorella cha apre la villa del Forte per ospitarlo, il fratello che contattata un noto avvocato divorzista, la madre che si offre di pagare i conti legali.
E allora lei lo richiama per dirgli che sta rientrando precipitosamente in Italia, comunque è tutto a posto, la grande macchina si è mobilitata.
Sapete che ha fatto lui?
Non l’ha fatta parlare, le ha detto, richiamami fra due ore adesso ho da fare (la moglie non c’era, lui era con i figli) e dopo due ore le ha risposto, ho fretta, sbrigati, grazie ma non ho bisogno di niente.
Morale?
La famiglia si è disgustata, la madre ha pagato settemila euro all’avvocato divorzista e le ha detto, quel verme deve uscire dalla tua vita, i fratelli la guardano con disprezzo, ogni giorno tutti le ricordano che lei è in mano a un pappone.
Se fosse amore, non si sarebbe offerto di restituire i soldi dell’avvocato?
Se fosse amore non avrebbe approfittato del momento (se fosse stato vero) per lasciare la moglie?
Se fosse amore non avrebbe guardato con orgoglio a una donna che metteva tutto in forse per lui?
Aiutatemi, non voglio sbagliare, dite anche voi se la pensate come me.

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